AIRIA consiglia la lettura di 'Rethinking Privacy in the AI Era: Policy Provocations for a Data-Centric World' (qui il link), un white paper di Jennifer King e Caroline Meinhardt della Stanford University, che analizza l'impatto attuale e futuro delle leggi sulla privacy e protezione dei dati sullo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Il documento sottolinea come, in un mondo sempre più "data-centric", le normative esistenti potrebbero non essere sufficienti a proteggere adeguatamente la privacy in un contesto di crescente utilizzo dei dati per l'AI.
Il white paper presenta una serie di argomentazioni e previsioni sull’impatto delle attuali e future normative sulla privacy e protezione dei dati sullo sviluppo e il deployment dei sistemi di intelligenza artificiale. I dati sono il fondamento di ogni sistema di AI: lo sviluppo dell'AI alimenterà una crescente competizione per l'acquisizione dei dati, creando rischi per la privacy che vanno oltre il singolo individuo, con impatti negativi a livello sociale.
Le autrici propongono tre soluzioni concrete per affrontare questa sfida
Rendere la raccolta dei dati eccezionale piuttosto che la regola, attraverso il consenso esplicito e la minimizzazione dei dati.
Focalizzarsi sulla supply chain dei dati per l’AI per garantire trasparenza e responsabilità.
Invertire la gestione dei dati personali attraverso nuovi meccanismi di governance e infrastrutture tecniche per supportare l'esercizio dei diritti degli individui sui propri dati.
In sostanza, il white paper offre una riflessione critica sulle politiche di privacy attuali e suggerisce nuove strategie per garantire la protezione dei dati personali in un mondo sempre più dominato dall'intelligenza artificiale.
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